Dopo alcuni mesi dal loro insediamento si può fare un primo bilancio dei mesi di gestione del comune da parte di quei personaggi che, con grande clamore dei mass media e con un notevole consenso polare, sono stati messi dal voto popolare alla guida di grandi città come Napoli e Roma.
A Napoli, al di là delle affermazioni di principio e della presenza continua in riunioni di associazioni come i Lions o i Rotary, Manfredi non fa altro che vegetare senza altri colpi di genio se non quello di minacciare multe per i panni stesi. Alla stregua del peggior de Magistris, ha poi fatto marcia indietro. Ma, si sa, lui di Napoli conosce molto poco non abitando in città ed essendoci sempre venuto prima con l’auto di servizio dell’Università poi con quella del Comune. Intanto le condizioni della pulizia delle strade e della raccolta rifiuti sono ai minimi storici. Non parliamo poi dello stato di degrado nel quale continuano a vivere interi quartieri, e piazza Garibaldi ne è l’esempio più eclatante in quella che dovrebbe essere la cartolina di presentazione per il turista che arriva alla stazione. Caliamo inoltre un velo pietoso sullo stato di immobilismo in cui versano i parlamentini delle municipalità nei quali non si riescono a formare le giunte per una serie di veti incrociati tra partiti e sigle varie che reggono la maggioranza.
Simile discorso per Roma. Si è parlato tanto della circolazione di cinghiali nel periodo della Raggi. I cinghiali continuano a circolare tranquillamente. Anche Roma vive una situazione difficile per la pulizia e la condizione delle strade. Ma Gualtieri che fa? Caccia dal suo cappello a cilindro una idea geniale, quella di intitolare una piazza a Raffaella Carrà. Nulla contro la ballerina e show girl, ma, a parte il fatto che solo in presenza di personalità di altissimo rilievo si può prescindere dall’obbligo di aspettare dieci anni dalla morte prima di procedere ad una intitolazione di strada o piazza, pare che ormai della pur brava Raffaella tra i suoi meriti prevalga quello di essere diventata una icona del mondo LGBT.
In mano a chi stiamo noi napoletani!
In mano a chi state voi romani!
Li avete scelti voi, anche per alcuni errori della coalizione di centrodestra nella scelta di uomini e candidati. Ora godeteveli nella loro incapacità, nella nullità assoluta di idee ed iniziative. La sinistra nostrana vi ha confezionato l’ennesimo pacco. Ora é tutto per voi, e non potete neppure lamentarvi troppo!!
Elio Fusco