FRANCESCHINI ORA BASTA, SBLOCCA LE RINNOVABILI!
Caro Ministro Franceschini,
a che gioco giochiamo?
Gli industriali del nostro Paese hanno dichiarato di essere disposti ad investire 85 miliardi per installare nei prossimi tre anni 60 GW di nuove energie rinnovabili, pari a solo un terzo delle domande di allaccio per i nuovi impianti già presentate a Terna., ma tenute ferme da veti anacronistici e incomprensibili delle Sovrintendenze, e quindi del Ministero dei Beni Culturali, del Suo Ministero.
Il nostro Paese dovrebbe installare perlomeno 10 GW all’anno nei prossimi dieci anni per rispettare gli impegni internazionali sul clima.
Impegni sempre più impellenti, a fronte degli allarmi ormai pressoché apocalittici condivisi da tutta la scienza mondiale, e delle conseguenze sempre più tangibili del cambiamento climatico: sull’agricoltura, sulle aree urbane, sulla salute pubblica, sul paesaggio stesso, che non verrà difeso, ma condannato, rallentando le energie pulite.
Senza parlare dell’enorme tema dell’indipendenza e sicurezza energetica, in questi terribili tempi di guerra più che mai angosciante.
E nonostante tutto questo siamo invece fermi, ormai dal 2013, a meno di 1 GW all’anno, meno di un decimo del necessario, senza segnali di miglioramento.
Ministro Franceschini, non vorrà mica dirci che tutti i progetti che il Suo Ministero tiene fermi sono tutti progetti distruttivi, inaccettabili, quando i milioni di impianti rinnovabili di cui pullula il Pianeta, operativi e funzionanti da anni, non hanno rovinato proprio niente?
Solo qui in Italia sono destinati ad essere un tale disastro, tanto da preferire il suicidio fossile, o il ritorno dell’energia nucleare?
Nessuno crede che il responsabile di questa situazione sia soltanto Lei, ma è giunto il momento che tutti si assumano la propria parte di responsabilità, di fronte ad un cambiamento necessario e non rimandabile.
La responsabilità di chi guida il Ministero dei Beni Culturali, a nostro parere, è chiudere per sempre questa guerra insensata, suicida, alla energie pulite, e inaugurare una nuova stagione di collaborazione in positivo, incentrata su come si cambia il paesaggio, anche in coerenza con le convenzioni europee in materia, per costruire il nuovo paesaggio della Transizione ecologica, armonioso e degno di un Paese come il nostro, ricco di una Bellezza che non vogliamo perdere, ma che deve trasformarsi, ospitare e integrare le energie che possono salvarci dal disastro..
Contando sulla Sua attenzione e sensibilità, ci rendiamo da subito disponibili ad un dialogo costruttivo in ogni momento.
Con l’occasione porgiamo
Cordiali Saluti
Cittadini per l’Italia Rinnovabile