Siamo alle solite. A meno di un mese dall’insediamento del nuovo Consiglio Comunale di Napoli e della Giunta capitanata dal neo Sindaco Manfredi, ecco spuntare il primo, duplice e vergognoso scivolone della novella consigliatura! Tutto ha inizio la mattina del 7 Ottobre, ad elezioni avvenute del primo cittadino, quando un gruppo di senza lavoro riuniti storicamente sotto l’insegna dei “disoccupati organizzati”, prova a bloccare le selezioni per l’assunzione di operatori ecologici presso l’Asia, in corso presso la sede di Città della Scienza a Coroglio. I disoccupati lamentavano procedure concorsuali poco trasparenti e “macchiate” da irregolarità e illegittimità palesi. Fino a spingersi ad anticipare anche i nomi di coloro che, a loro avviso, avrebbero superato le prove previste, incassando l’assunzione di li a qualche settimana. I disoccupati, naturalmente, aspiravano ad una selezione che tenesse conto della loro condizione di disagio grave e duraturo di iscritti al collocamento o alle graduatorie dei “disoccupati organizzati” riuniti in liste di lotta riconosciute anche dalla Prefettura e dagli uffici del Ministero del Lavoro. Ma i vertici di Asia sembravano determinati nelle loro scelte e non disponibili a soluzioni diverse dal bando così come lo avevano predisposto. Da qui le tensioni con le forze dell’Ordine chiamate ad arginare le proteste dei disoccupati storici e, ancor più, la decisione degli stessi disoccupati di presentare un esposto denuncia all’ Autorità Giudiziaria per la verifica della liceità delle “procedure selettive” poste in essere dall’Azienda di proprietà del Comune di Napoli.
Pochi giorni bastavano alla Guardia di Finanza, intervenuta su richiesta della Procura di Napoli, per verificare la fondatezza delle accuse formulate dai disoccupati organizzati, attraverso il sequestro di tutto l’incartamento riflettente la procedura selettiva “incriminata”. Le graduatorie dei vincitori della procedura selettiva risultavano riempite, nei primi dieci posti, da quei nominativi indicati precedentemente dai disoccupati. E, guarda caso, questi candidati super-preparati risultavano tutti figli o parenti stretti di taluni rappresentanti sindacali in forza all’Azienda Municipalizzata.
Mentre scoppiava tra i palazzi della Procura della Repubblica e la sede dell’Azienda comunale di smaltimento dei rifiuti, il primo caso eclatante di Parentopoli della nuova era Manfredi, in Sala dei Baroni risuonava l’intervento a dir poco imbarazzante del Capogruppo del Pd, Aniello Esposito, che dai banchi della maggioranza si scaglia contro un’altra azienda partecipata del Comune di Napoli e segnatamente l’A.N.M rea, a suo dire, di aver bandito un concorso pubblico per 25 autisti di linea senza tener conto di un numero considerevole di lavoratori interinali già assunti dall’azienda di trasporto pubblico con contratti a termine, a seguito di una procedura avviata tramite una agenzia di lavoro interinale, per far fronte alla carenza di personale vario, tra cui alcuni autisti.
Quale, dunque, la “ratio” dell’intervento del rappresentante più autorevole del partito di Letta in Consiglio Comunale di Napoli? O se preferite, dove vuole andare a “parare” il Capogruppo del PD ?? E’ presto detto: ancora una volta e certamente per “caso” tra gli autisti precari dell’ANM figurerebbe proprio una figlia dell’autorevole esponente del PD. E dato che i figli sono “piezzi ‘e core”, il buon Aniello Esposito, Capo gruppo Consiliare del PD in Sala dei Baroni, si sente in “dovere” di evidenziare la inutilità di un concorso pubblico bandito dalla Azienda di Trasporto Urbano, ancor più, ipotizzando una palese illegittimità della procedura essendo stato il concorso stesso posto in essere e avviato in piena gestione De Magistris. E, pertanto, secondo l’esponente del PD, carente di una autorizzazione o l’avallo della attuale Amministrazione Comunale. Circostanza, al contrario, non prevista ne necessaria. E dunque di pura fantasia. E omettendo di dire, tra l’altro, che in una azienda pubblica, il solo modo di procedere ad una assunzione a tempo indeterminato é e rimane il pubblico concorso. Concorsi che molto spesso vengono banditi proprio per la stabilizzazione del personale precario o interinale assunto per motivi di urgenza o per altri giustificati motivi della Pubblica Amministrazione, così come da previsione di legge! Ma questa é un’altra storia ……. che presuppone conoscenza di norme e procedure!
A noi non rimane che sottolineare, ove ve ne fosse ancora bisogno, che questa nuova Amministrazione Comunale nasce con il “peccato originale” delle precedenti amministrazioni di “Sinistra memoria”. Stessi metodi, stessi sotterfugi, stesse illegalità palesi nelle modalità di selezione del personale, soprattutto nell’ambito delle società partecipate. Gli esempi di questi giorni, pur nella diversità dei casi determinatisi, mostra uno spaccato di illegalità strisciante che assume forme diverse e contraddittorie, ma medesime finalità personalistiche a danno della collettività. E a poco può bastare che l’azione della Magistratura e delle Forze dell’Ordine pongano le “pezze” dovute. E’ compito della politica far piazza pulita di simili comportamenti. E’ compito della politica controllare il funzionamento di uffici, dipartimenti e servizi strategici dell’Amministrazione, comprese le aziende partecipate. E’ compito della politica assumersi tutte le responsabilità dell’Ente amministrato evitando, possibilmente, di attribuire malefatte e fallimenti ai predecessori. E ciò vale anche e forse maggiormente per le forze politiche di opposizione. Silenti in maniera insopportabile con l’uomo della bandana per oltre 10 anni; assenti totalmente dal dibattito sulle prospettive della città e le misure da adottare nell’immediato per uscire da un immobilismo disarmante e troppo preoccupante, in questo avvio poco edificante della Giunta Manfredi.