In risposta al reportage di Le Figaro “Napoli è il terzo mondo d’Europa”: “Città affogata dai debiti e dal problema della Camorra” da Napoletano mi sento di pubblicare questo video con tanto di dichiarazione d’amore dell’Immenso Marcello Mastroianni, caricata da Angelo Forgione sul suo canale youtube.
Le Figaro, purtroppo, ha “fotografato” la sconfortante realtà amministrativa della città e i suoi problemi legati alla malavita dilagante. Ma essere così superficiali nel “marchiare” a fuoco una intera città dalla storia e dalla cultura millenaria, rappresenta una caduta di stile e un insopportabile errore di valutazione di un quotidiano francese pur prestigioso. Polemica inutile, fuor di luogo e assolutamente strumentale che ci sentiamo di rispedire al mittente, non dopo aver ricordato a colui che ha firmato quel pezzo e al suo Direttore, che città francesi come Marsiglia o Nizza hanno i medesimi problemi di criminalità, ma non possono vantare la storia della città di Napoli, le sue bellezze naturalistiche, la sua arte e la sua cultura immensa ereditata da un passato nobile e la vitalità senza precedenti della cultura contemporanea che, proprio da Napoli, traina la rinascita del nostro Paese.
Mastroianni, ricordo non è nato a Napoli, ma questa meravigliosa città l’ha sempre portata nel cuore.
Di seguito pubblichiamo alcuni estratti dell’intervista a suo tempo rilasciata dal grande attore, nato a Fontana di Liri nel 1924 e scomparso a Parigi nel Dicembre del 1996.
“Io amo Napoli, la forza dei Napoletani sta in questo: nel loro carattere, nella loro natura, nella loro tradizioni, le loro radici, il loro umorismo, la loro capacità di risolvere con una battuta i problemi de una giornata.
È la città meno americanizzata d’Italia, anzi d’Europa. Una volta a Roma, mentre passeggiavo, qualcuno alle mie spalle disse: ‘Ammazza le rughe, come s’è invecchiato!’, invece a Napoli uno mi si avvicinò così: ‘Marcellì, ce simm’ fatt’ vicchiariell’, eh? ‘o vvulite nu cafè?’
La vedete la differenza? Che garbo, che gentilezza d’animo.
Io amerei vivere su un pianeta tutto napoletano, perché so che ci starei bene;
Napoli va presa come una città unica, molto intelligente.
Napoli è troppo speciale, quindi non tutti la possono capire”.
