Da questa mattina campeggiano sui tabelloni per le affissioni del Comune di Napoli i manifesti di Federico Lucia, in arte Fedez. Il rapper milanese coniugato con Chiara Ferragni cui, evidentemente, non basta più il ruolo di cantante e uomo-spettacolo e, dunque, si proietta sempre più verso la politica. Non più come semplice opinionista dell’ultima ora ma, perchè no, come leader indiscusso dei suoi sostenitori, prevalentemente giovani e giovanissimi seguaci, che lo premiano con oltre 25 milioni di “Follower” sui suoi profili Web.
Ed é così che il novello sposo e fresco papà, dopo aver polemizzato ferocemente con i vertici rai che, a suo dire, lo avevano censurato in occasione della partecipazione al concertone del Primo Maggio in Piazza San Giovanni in Roma, organizzato come ogni anno dai sindacati e trasmesso dalla RAI; (censura che si sarebbe concretizzata dopo le sue infelici, imprudenti e gratuite invettive lanciate dal palco contro Salvini e la Lega per la posizione assunta da questi ultimi contro la Legge sull’omofobia) e dopo aver creato un polverone spaventoso chiedendo a gran voce anche le dimissioni dei vertici della RAI, il nostro non trovava di meglio che gettarsi nella mischia del Web per sostenere tutta la sinistra schierata a difesa del DDL Zan. Usando il linguaggio che gli é proprio, fatto di accenni sconclusionati, intolleranti e volgari, rifiutando ogni confronto o contraddittorio. Chiamando alla mobilitazione l’esercito dei suoi seguaci della rete, per tentare di condizionare o orientare l’esito della contrapposizione politica tra Destra e Sinistra sul tema in discussione.
Da questi primi tentativi di affacciarsi prepotentemente sul palcoscenico della politica nazionale, ecco che l’istrione consumato pensa in grande e decide, con il suo staff, di predisporre un “Dominio Web” nuovo di zecca e denominarlo, in maniera fin troppo eloquente, FEDEZELEZIONI2023.IT . Dominio non ancora attivo ma sul quale gli addetti ai lavori staranno già lavorando e alacremente per mettere appunto una nuova “macchina da guerra elettorale”. Da “dirigere” sugli elettori, partendo dalla base consistente dei suoi supporter già presenti in rete e rimpolpare così lo schieramento già troppo variegato, litigioso e contraddittorio della sinistra. Un “guazzabuglio” infernale e ingovernabile di cui, forse, solo il Segretario del PD sarà soddisfatto. Giusto per tentare, come al solito e ad ogni costo, di vincere le prossime elezioni politiche. Quando poi finalmente si voterà!
Un tentativo, questo di Fedez, già usato e abusato (anche se con altre modalità e in altri tempi della nostra storia politica) dapprima con Berlusconi, che nel 1994 entrò nelle case degli italiani con le (sue) televisioni, per annunciare la sua “discesa in campo” con tutto l’esercito di “uomini Mediaset” e, più recentemente, con Beppe Grillo, altro uomo appartenente al mondo dello spettacolo. Questa volta però un comico di ruolo e di rango che costruì e capitanò una Compagnia Teatrale di esordienti divenuti ben presto “stelle del firmamento politico italiano”. Anzi, 5 Stelle. Con il loro bagaglio di contraddizioni, gli scivoloni politici e lessicali e gli strafalcioni, le fughe e i cambi di casacca, le figuracce e le denunzie. E poi i ribaltoni e le smentite, gli attacchi forsennati agli avversari e gli sguardi languidi del mattino successivo. Insomma, una Compagnia da avanspettacolo al cui interno c’era e c’é ancora veramente di tutto. Ma che purtroppo non fa ridere proprio nessuno. Tantomeno i tanti lavoratori con stipendi di fame, (l’Italia é il Paese Europeo con i salari più bassi) o i precari ancora in attesa di sistemazione definitiva, i cassaintegrati sempre più numerosi , con gli studenti e i neo laureati senza alcuna prospettiva di occupazione adeguata o, ancora, i tanti cosiddetti invisibili che affollano di giorno le mense della Caritas e di notte le stazioni ferroviarie delle nostre città. Come, del resto. accade anche agli invalidi o a coloro che percepiscono una pensione minima. E’ appunto a costoro che bisognerebbe spiegare come é possibile sprecare risorse così ingenti per il cosiddetto Reddito di cittadinanza elargito senza alcuna possibilità di creare quel lavoro per cui era stato ipotizzato. Come é possibile che tanto denaro pubblico sia così facilmente sottratto, grazie ai 5 Stelle, a chi veramente ne necessiterebbe e non si pone mano ad una radicale modifica delle modalità di attuazione della legge? Perché si insiste nel mantenere un carrozzone esclusivamente assistenziale nonostante, tra l’altro, le frodi continue e le ruberie perpetrate anche e soprattutto da cittadini stranieri che si insinuano nelle maglie larghe di una legge fatta con i piedi, al solo scopo di ottenere prima, e mantenere inalterato poi, il consenso elettorale per i seguaci di Grillo?
Questo il risultato della politica spettacolo! Questo il prezzo degli “sprovveduti al comando” della nave. E adesso ci mancava solo Fedez!
Non c’é che dire, il futuro dell’Italia, con tutti questi “artisti della politica”, tra comici e saltimbanchi, si profila proprio allegro e divertente!