Era nell’aria. Un’aria da qualche settimana divenuta addirittura irrespirabile anche all’aperto. Vicino al mare, soprattutto, ove troviamo le sedi del Comune di Salerno, il Tribunale e tanti altri Palazzi del Potere della seconda città della Campania. Edifici da alcuni giorni blindati, semi vuoti di utenti e cittadini che normalmente frequentano le sedi comunali per il disbrigo di pratiche, certificazioni anagrafiche, servizi assistenziali e quant’altro erogato dai municipi in ogni realtà urbana. Uffici negati anche e soprattutto ai giornalisti. Quei curiosoni, imprudenti e determinati professionisti della carta stampata o delle televisioni che hanno rotto (insieme alle scatole….!) l’omertà più palpabile e deleteria di questi grigi palazzoni.
Costringendo Vigili Urbani e personale di vigilanza ad arrampicarsi sugli specchi alla richiesta dei tanti giornalisti di poter accedere agli Uffici del Sindaco o degli Assessori per avere informazioni sull’inchiesta avviata dalla Procura di Salerno. Con tanto di arresti eccellenti, Avvisi di Garanzia, intercettazioni e dichiarazioni imbarazzanti di collaboratori di giustizia sul cosiddetto “Sistema Salerno”, specializzato nel controllo sistematico e “scientifico” delle preferenze in occasione di consultazioni elettorali. Uno spaccato di malaffare tra politici, Presidenti di Cooperative di Lavoro, faccendieri e alti funzionari comunali che assegnavano appalti ex novo e senza gare o concedevano proroghe di attività contro ogni normativa di legge. O peggio ancora assumevano personale segnalato ed elargivano prebende in cambio di voti a quei partiti e a quegli uomini dei partiti che il “Sistema” stesso controllava o di cui ci si fidava maggiormente. Il tutto, sembrerebbe, non senza la benedizione o comunque il gradimento tanto del Sindaco appena rieletto, quanto anche del Presidente De Luca. Questo almeno dovrebbe essere l’oggetto della indagine della Procura di Salerno, che proprio in giornata odierna ha fatto pervenire al Presidente della Giunta Regionale della Campania un Avviso di proroga delle indagini a suo carico, per la vicenda relativa al Sistema delle Cooperative salernitane, su cui indaga proprio la Procura della Repubblica di Salerno e non da oggi.
Noi siamo garantisti e siamo consapevoli che l’Autorità Giudiziaria abbia tutto il tempo, la volontà e la competenza per accertare fatti e misfatti che avvelenano la vita politico-amministrativa della città di Salerno. Siamo altrettanto sicuri che il Presidente De Luca, il Sindaco di Salerno e tutti gli indagati in questa indagine trovino il modo di chiarire le proprie posizioni e la eventuale liceità delle loro azioni. Ma siamo altrettanto sicuri che l’attività amministrativa e gestionale del Comune di Salerno sia da tempo ingabbiata in una morsa di malaffare che era ben nota ai cittadini. Al pari con insopportabili comportamenti omertosi di molti addetti ai lavori, così come semplici cittadini e imprenditori lamentavano da tempo. Denunziando ripetutamente la mancanza di trasparenza e l’illegalità diffusa nel Palazzo.
Salerno, come Napoli e tutte le Amministrazioni Civiche della Regione Campania, hanno bisogno assoluto di legalità e trasparenza nell’attività gestionale degli Enti Locali amministrati. Il ritardo pauroso tra la nostra regione e le altre regioni italiane in termini di sviluppo, servizi, infrastrutture e qualità della vita non può che essere imputato ai fenomeni diffusi di illegalità e di malaffare che, al contrario, dilagano in Campania. Mettendo in luce la debolezza delle Istituzioni, sempre più controllate se non addirittura gestite da gruppi di potere che definire di dubbia moralità é un eufemismo !!