Con un po’ di batticuore, dopo la doccia fredda del pareggio al 60 esimo minuto della ripresa dei calabresi, il Napoli cala il pocker con Di Lorenzo e si aggiudica i tre punti contro un Crotone sfrontato e mai domo. Brillantemente allenata da una vecchia conoscenza dei campi di calcio, la squadra Jonica deve probabilmente rammaricarsi di aver scelto, forse troppo tardi, l’avvicendamento della guida tecnica avvenuta solo il mese scorso con Serse Cosmi. Una squadra apparsa per niente rinunciataria o intimorita dagli avversari più quotati, cui ha tenuto testa almeno sino al gol di Di Lorenzo, che al 72 esimo ha spento le speranze, almeno del minimo risultato.
Vero è che il gol del pareggio é stato offerto al Crotone su un piatto d’argento grazie ad una disattenzione imperdonabile di Maksimovic, che sembra più attento a non infortunarsi, piuttosto che lasciare un buon ricordo di se nei tifosi azzurri e nella società che alcuni anni or sono si svenò per assicurarsi le sue prestazioni di arcigno centrale di difesa.
Una partita che ha detto ancora qualcosa sullo stato di grazia del suo capitano: sempre lucido, attivo in tutte le azioni di attacco; presente in tutti i ripiegamenti e nella fase di difesa a supporto dei compagni arretrati. Lorenzo Insigne segna e fa segnare e costituisce, con quel mostro di Belga-napoletanizzato, una coppia capace di ogni magia calcistica. Soprattutto se in forma e se sentono il calore dei compagni di squadra, dei tifosi e della società. E se continuano, entranbi, ad avere quel rapporto fraterno e privilegiato con Gennaro Gattuso, che appare fin troppo evidente e noto agli addetti ai lavoro, in campo e fuori dal campo di gioco.
Con la Juve, Mercoledì, dovrebbe rientrare Koulibaly dopo la giornata di squalifica e ci si aspetta che anche Manolas possa beneficiare della sua presenza in difesa, sfoderando una prestazione più vicina ai suoi standard abituali, notoriamente più elevati delle ultime apparizioni in prima squadra.
Altro rientro importante per la sfida con i bianconeri sarà certamente quello di Diego Demme, che appare più efficace e padrone del ruolo di interdittore a centrocampo del Franco-Ivoriano Bakayoko, ancora troppo lento e lezioso per far da argine efficacemente al centrocampo dinamico della Juventus e impostare le azioni di attacco degli azzurri con l’ausilio di Fabian Ruiz e Zielinski. Altri due calciatori ritrovati e fondamentali per il gioco del Napoli che Gattuso non escluderebbe mai dalla formazione titolare se non per malaugurati problemi di natura fisica o di infortuni. Ma per fortuna, questa partita tanto attesa si gioca finalmente in un buon momento di forma dell’11 azzurro e con una squadra certamente consapevole della propria forza e del significato che il risultato della gara può imprimere alla stagione del Napoli Calcio e dei suoi protagonisti in campo. La qualificazione per la Champions League é alla portata degli azzurri e la prossima partita può esserne la prova più autentica e tangibile.
Accomodiamoci in poltrona senza paure e palpitazioni. Godiamoci questa partita consapevoli che affrontiamo i Campioni d’Italia con una squadra ritrovata, motivata e senza defezioni impreviste. Lo spettacolo é assicurato e il Napoli annovera tanti fuoriclasse e interpreti autentici dello spettacolo calcistico.