Avevamo annunciato proprio ieri sulle pagine di Campo Sud, l’ennesima iniziativa di denuncia alla Autorità Giudiziaria, presentata dall’On. Marcello Taglialatela, in ordine alle presunte irregolarità nella predisposizione ed esecuzione delle gare d’appalto per la realizzazione dei tre cosiddetti Ospedali Covid, voluti e commissionati dalla Regione Campania, dall’ ASL NA1 di Napoli e dalle ASL di Salerno e Caserta e tutt’ora inutilizzati. (solo quello di Napoli risulta, allo stato, impiegato parzialmente e non certo come presidio di terapia intensiva e rianimazione per i soggetti contagiati dal coronavirus, in quanto ancora carente delle attrezzature medicali necessarie o carente degli indispensabili collaudi strutturali sull’edificio prefabbricato e sulle stesse attrezzature medicali, tra cui i famigerati ventilatori polmonari).
Elemento questo già di per se inspiegabile, se non inquietante, se si pensa alle motivazioni che mossero Regione Campania ed ASL all’acquisto, con le modalità dell’urgenza, dei moduli prefabbricati necessari alla realizzazione dei presidi ospedalieri anti-covid. Tanto per fronteggiare adeguatamente la pandemia di Coronavirus sul territorio. Acquisto che veniva disposto in tutta fretta già nel mese di Marzo in piena emergenza sanitaria e che vede ancora, in questi ultimi giorni di Settembre, le strutture sanitarie (?) chiuse (Salerno e Caserta) o sottoutilizzate. O, piuttosto, impiegate in modo improprio o diverso dalle pur “lodevoli intenzioni iniziali” (come nel caso dei prefabbricati installati nel parcheggio dell’Ospedale del Mare di Ponticelli). E tutto questo mentre la nostra regione subisce una recrudescenza del virus davvero preoccupante con numeri di contagiati sempre in costante aumento.
Sette diversi esposti-denuncia che hanno, in questi mesi, posto all’attenzione della Procura della Repubblica di Napoli e della Corte dei Conti (per i riflessi eventuali di danno erariale procurato all’Ente Pubblico) le procedure troppo allegre e contro ogni normativa del codice degli appalti, per l’acquisto dei prefabbricati. La presenza e l’intermediazione tra Regione e imprese fornitrici di soggetti non abilitati o autorizzati alle procedure di appalto. La modalità insolita con la quale si sarebbe sostituita o esautorata la Società Regionale (Soresa) abilitata allo svolgimento di tutte le procedure di Gara. Per non parlare della scelta davvero singolare e anch’essa inspiegabile di acquistare moduli prefabbricati per diverse decine di milioni di Euro a carico dei contribuenti, mentre potevano essere più proficuamente recuperati e rifunzionalizzati interi presidi ospedalieri dismessi di recente dalle ASL campane a seguito di provvedimenti ad hoc adottati dalla stessa Giunta Regionale. Iniziativa questa che pur era stata avviata, in particolare a Napoli, ove era stata bloccata la chiusura definitiva dell’Ospedale Loreto Mare (disposta a seguito del programmato spostamento dei reparti al nuovo Ospedale del Mare) con creazione di un presidio covid di terapia intensiva e pre-intensiva nell’Ospedale di Via Vespucci. Analoga circostanza si determinava a Salerno ove veniva disposto il recupero e l’adeguamento funzionale di un vecchio Ospedale psichiatrico ormai in disuso, per le esigenze assistenziali degli ammalati di Coronavirus. Continuare su questa strada avrebbe consentito di aumentare i posti letto di terapia intensiva, e non soltanto, in ogni provincia campana; evitare di sperperare denaro per strutture comunque precarie (i moduli prefabbricati in discorso) che hanno una vita media di 10 anni e poi vengono smantellati. Altra riflessione avanzata dall’On. Taglialatela nei precedenti esposti, riguardava anche l’attuale sotto utilizzazione dell’Ospedale del Mare di Napoli, struttura ospedaliera entrata in esercizio da pochi mesi, che presenta tutt’ora due interi piani di degenza chiusi al pubblico. Anche in questo caso risultava e risulta inspiegabile tale sotto utilizzazione a fronte della decisione di installare, proprio nel parcheggio di questo nosocomio, il nuovo prefabbricato modulare per l’emergenza covid.
Questi ed altri rilievi pertinenti e fondati sono contenuti nei sette esposti presentati dal Presidente dell’Associazione Campo Sud. Cui si è aggiunto l’ottavo, consegnato in Procura nella giornata di ieri e preceduto da una conferenza stampa tenuta dall’On Taglialatela, nel corso della quale ha avuto modo di illustrare le ulteriori problematiche emerse, che sono oggetto dell’ultimo esposto:
“In piena emergenza sanitaria in Campania da Covid 19, la ditta MED, aggiudicataria degli appalti per gli ospedali fantasma, rifila alla Regione 72 ventilatori polmonari che non funzionano e che non corrispondono alle caratteristiche tecniche previste dal bando di gara. De Luca, che sino ad ora su questo tema ha preso in giro i campani, non dice una parola”.
E’ quanto dichiara in una nota alla stampa l’On. Taglialatela, Presidente dell’Associazione Campo Sud, annunciando di aver depositato stamane l’ottavo esposto “Ospedali Covid” presso la Procura della Repubblica di Napoli.
“La ditta MED, con ben 5 mesi di ritardo -continua Taglialatela- ha fornito 72 ventilatori polmonari che non corrispondono in alcun modo a quelle che sono le specifiche previste dal bando. Tra l’altro i libretti di istruzione sul funzionamento delle attrezzature medicali pare non siano nemmeno stampate in lingua italiana. Il tutto é certificato, sin dallo scorso 8 Settembre, da mail ufficiali inviate all’ASL NA1 dall’Ente che si occupa di monitorare che gli acquisti di macchinari e attrezzature rispettino parametri di legge e di natura tecnica. Ovviamente dall’ASL nemmeno una riga di risposta”. “Il tutto -aggiunge Taglialatela- sulla pelle dei napoletani inconsapevoli”. “Come Associazione -conclude il Presidente di Campo Sud- continueremo a monitorare la vicenda che é a dir poco scandalosa!”
Per dovere di cronaca, aggiungiamo che nei primi giorni del mese di Agosto scorso si apprendeva dell’apertura di una indagine della Procura della Repubblica di Napoli sugli appalti per gli ospedali covid, con sequestro di documentazione, telefonini degli indagati e PC presso gli uffici della Regione Campania e dell’ASL NA 1 da parte dei Carabinieri del Ros. Successivamente veniva diffusa la notizia della notifica di Avvisi di Garanzia per il Consigliere Regionale Luca Cascone (Salernitano, eletto Consigliere Regionale nella lista De Luca nel 2015 e recentemente confermato nel ruolo di Consigliere Regionale, sempre nella nella lista De Luca alle elezioni regionali di metà settembre!); per Ciro Verdoliva, Direttore Generale dell’ASL NA 1; per Corrado Cuccurullo, Presidente della Società Regionale Soresa; per Roberta Santaniello, Dirigente dell’Ufficio di Gabinetto del Presidente della Regione Campania, che é anche componente della Direzione nazionale del Partito Democratico. Qualche giorno più tardi anche il Presidente dell’Istituto zooprofilattico di Portici, Dott. Antonio Limone, sarà raggiunto da un Avviso di Garanzia nell’ambito di altri filoni della medesima inchiesta.