La tremenda e inaccettabile fine del ventunenne Willy Duarte ha colpito cuori e coscienze di un intero Paese. Il sorriso schietto e amabile di un giovane emigrato assolutamente integrato e felice di aver trovato una nuova Patria ove poter vivere in pace con la propria famiglia, resterà sempre nelle nostre menti indelebilmente. Un crimine gravissimo perpetrato da tre o forse quattro belve assassine che hanno agito con freddezza e premeditazione e forti di uno status di pseudo atleti dediti a tecniche sportive e di allenamento improbabili, tendenti esclusivamente a formare dei cosiddetti “palestrati”. Quei qiovani che “curano” il corpo con esercizi fisici che mirano ad incrementare la massa muscolare, dal torace alle braccia, alle gambe. Una moda di questi ultimi anni. Una forma di allenamento intensivo (come i polli di allevamento!) che nulla ha a che fare con le arti marziali tradizionali e, men che meno, con l’attività agonistica. Insomma dei veri e propri bulli, consapevoli della loro forza fisica. Personaggi inquietanti che non hanno esitato ad intervenire in una rissa, nella quale non erano coinvolti, per “sedare” a modo loro i bollenti spiriti dei contendenti. Ma la violenza brutale di cui erano capaci ha preso il sopravvento, coinvolgendo anche il povero Willy, che era lì, in quel momento drammatico, proprio per evitare che un suo amico fosse travolto da quella rissa. E rimanendo egli stesso malauguratamente coinvolto e successivamente investito di calci e pugni dai quattro criminali sopraggiunti. Così, improvvisamente e senza potersi in alcun modo sottrarre a quella aggressione brutale e gratuita.
Una follìa omicida davvero raccapricciante. Un crimine efferato compiuto da soggetti che meritano esclusivamente l’ergastolo. E non un giorno di meno! Anche la cittadinanza dei paesi della provincia di Roma, ove si é consumato il delitto, hanno manifestato la loro incredulità, lo sdegno e lo sconcerto per la sorte del povero Willy, partecipando a fiaccolate di solidarietà per la famiglia della giovane vittima e di protesta per la mancanza di sicurezza e controlli periodici di prevenzione da parte delle forze dell’Ordine in una zona fortemente urbanizzata, ove spaccio di droga e microcriminalità sono in preoccupante espansione.
Questo é l’ultimo episodio agghiacciante di violenza consumato nel nostro Paese a danno di un giovane. Episodi posti in essere da altri giovani, molto spesso coetanei della vittima. Una escalation senza precedenti che ha motivazioni e ragioni profonde.
E che affonda le sue radici nel degrado morale, istituzionale e politico di una società contemporanea dedita esclusivamente al profitto, alle speculazioni finanziarie, al mercato. Una democrazia malata che non ha il tempo e nemmeno l’interesse di seguire e provvedere ai bisogni e alle aspettative dei giovani, sempre più soli. Sempre più disperati! E’ in questo “humus” sociale e culturale dai contorni sfilacciati e fortemente degradati che le “belve umane” assorbono i veleni della nostra quotidianità, ormai resa insopportabile. Formano il loro istinto di riottosi, intolleranti e pericolosi bulletti di periferia. Ed “esplodono” la loro violenza cieca e brutale sui malcapitati di turno. Sempre giovanissimi, sempre fuori dal coro. Lontani anni luce dalle crescenti e pericolosissime “Baby Gang” che infestano indisturbate le nostre città.
Basti ricordare gli episodi forse più eclatanti e per fortuna conclusi in maniera meno drammatica di quella del povero Willy. Mi riferisco al caso della sparatoria nel quartiere di Axa, alla periferia sud di Roma, ove un giovane atleta ventenne, promessa del nuoto nazionale, Manuel Bertuzzo, veniva raggiunto alla schiena da proiettili di pistola che si conficcavano nella schiena del malcapitato. Procurandogli una lesione midollare completa che, allo stato, non consente più a Manuel di camminare ne, tanto meno,di continuare a nuotare a livello agonistico. Anche in questo caso gli autori del raid omicida risultavano essere due coetanei della vittima, che sparavano all’impazzata e in tutte le direzioni per dimostrare la loro freddezza, la loro presunta “maestria” con le armi, il loro rifiuto delle regole e il disprezzo della vita umana. O potremmo ricordare il caso del nostro giovane concittadino, Arturo Ruoto, che nelle feste di Natale del 2017 fu raggiunto da ben 14 coltellate sferrate da un “branco” di 4 minorenni nella centrale via Foria a Napoli. Alle 8 di sera, con una strada zeppa di gente impegnata nello shopping natalizio. E procurando al giovane studente ferite profonde in tutto il corpo, sino alla gola e sul collo. E potremmo continuare per giorni a ricordare episodi di violenza bestiali, di cui sono piene le cronache dei giornali e che insanguinano le nostre città con frequenza impressionante. Episodi tutti gravissimi e oltremodo futili nella loro genesi e nelle motivazioni. Non più dunque, il “bisogno” di compiere un atto delittuoso per procurarsi denaro. Non più le classiche rapine un tempo privilegiate e opzionate dai giovanissimi criminali. Ma il gesto delinquenziale per contrastare la noia. Per la necessità di “evadere”. Di delinquere per ricavarne sensazioni forti. Scariche di adrenalina per piacersi e compiacersi. Per dimostrare di essere più forti , capaci di ogni azione violenta e solo per il gusto di contravvenire alle regole del buon senso e alle leggi dello Stato. Una situazione inquietante che dovrebbe far riflettere tutti e correre ai ripari, mettendo in campo nuovi modelli virtuosi ed efficaci di socializzazione e di cultura della legalità per i nostri giovani e che, al contrario, diventano l’occasione di squallida propaganda e di odio politico gratuito e strumentale della solita sinistra ipocrita e invelenita dalla retorica dell’antifascismo militante. Si, perché, udite udite, cosa si inventano questi teorici del teorema a tutti i costi? Cosa son capaci di affermare a cuor leggero, pur di non ammettere il decadimento morale cui proprio la sinistra ufficiale ha costretto il nostro Paese negli ultimi vent’anni e forse più?
L’ondata di odio e di violenza gratuita che ha generato il deprecabile e intollerabile accadimento di Colleferro sarebbe frutto, secondo il parere “raffinato e autorevole” dei soliti manipolatori della verità che si annidano dentro e fuori la sinistra parlamentare, della ideologia Fascista. O quanto meno di una sorta di mentalità fascista che alberga nei nostri adolescenti. Roba da non credere!!
In Italia ormai viene trascinato sul banco degli imputati il Fascismo per qualsiasi cosa. Per giustificare ogni magagna e ogni grave accadimento o fatto deprecabile causato dal sistema marcio e dalla democrazia malata che ci ritroviamo. Una vera idiozia. Forse più pericolosa che idiota, se é vero come é vero che si rischia, nel nostro caso, di deresponsabilizzare gli stessi assassini di Willy, perché traviati, loro malgrado, da una ideologia criminale e, pertanto, meritevoli di comprensione. Se non di compassione!
E invece no! Questi assassini vanno puniti in maniera esemplare perché il loro delitto é scaturito da una libera scelta. Studiata, voluta, applicata con ferocia tutta interiore. Personale. Frutto di una sub cultura che al massimo può tendere ad emulare la violenza dei film di Gomorra. E cosa ne sanno del Fascismo questi prodotti del nostro orticello democratico? Cosa ne sanno di fascismo e antifascismo ragazzotti che a scuola, magari, non ci hanno mai messo piede? Come e dove avrebbero acquisito questo turpe atteggiamento di squadristi fascisti? Quando e dove avrebbero vestito l’orbace prima di partire per la loro missione punitiva? E non li ha visti nessuno? Neppure i genitori, probabilmente perché regolarmente iscritti al PNF e dunque complici!
Ma cerchiamo di essere seri! Ma quale imbecille imbevuto di ideologia marxista e massimalista può arrivare a scrivere simili idiozie sui nostri giornali? Non sarà piuttosto questa società allo sbando e senza più punti di riferimento sicuri, senza prospettive e idealità forti, che ha insinuato a poco a poco nella mente di questi giovani, poco più che adolescenti, il seme dell’odio e della violenza fine a se stessa?? Non sarà per caso il “vuoto cosmico” che alberga nei loro cervelli e che cresce a dismisura ogni qualvolta la nostra scuola compie un passo indietro, perdendo autorevolezza, identità e dignità ?? E vogliamo parlare del teatrino della politica e dei segnali poco edificanti che giungono a questi giovani proprio dal Parlamento e dalle forze politiche, lasciando scie di disgusto e disappunto in ogni angolo del nostro Paese. Così come nella politica di tutti i giorni, ove il dibattito tra i partiti é sceso al livello dei mercatini rionali. Basta seguire la campagna elettorale in corso. Laddove viene letteralmente e sistematicamente negata la possibilità di esprimere le proprie idee e i programmi elettorali di alcune forze politiche. Ma questa volta l’ostracismo non si manifesta con il silenzio complice dei media. O non soltanto. La novità di questa campagna elettorale é data dall’impedimento fisico a tenere comizi. Orde barbariche di “soliti noti” ingaggiati o incoraggiati dalla sinistra ufficiale, tentano in ogni modo il “silenziamento” degli avversari politici. Penso a quel tale Salvini e alla sua Lega. Ma il discorso vale, analogamente, per gli altri leader dello schieramento di Centro Destra. E’ forse un atteggiamento scaturito dalla paura della forza elettorale di questi partiti e dei loro leader? E’ odio per costoro? O é semplicemente discriminazione politica e ottusità morale?
Noi crediamo si tratti piuttosto di un malinteso senso delle parole libertà e democrazia! Sostituite facilmente e con gran soddisfazione da costoro, con l’ipocrisia più bieca e irresponsabile di una sinistra ormai alla frutta! Una sinistra sempre più consapevole del proprio fallimento e dello scollamento sempre più profondo con la società civile di questo Paese e alla quale non rimane che avvelenare i pozzi! Di qui le sceneggiate antidemocratiche a danno di Salvini o il pericolo fascista e la diffusione del “Virus nero” tra gli adolescenti delle nostre città.Tanto per trovare false giustificazioni morali che possano assolvere se stessa ( la sinistra) e il regime attuale del quale sono parte ancora preponderante e responsabile!
Il tragico omicidio del giovane Willy : si scatenano i “soliti ignoti” della sinistra ipocrita e manipolatrice!
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