A distanza di tre mesi dal primo esposto del 6 maggio riguardante l’incredibile gara per 18 milioni di euro aggiudicata dopo un solo giorno di pubblicazione del Bando di Gara, l’esponente della destra sociale napoletana, On. Marcello Taglialatela, Presidente dell’Associazione Campo Sud, ha reso pubblico, ieri, in conferenza stampa il suo quinto esposto depositato presso la Procura della Repubblica di Napoli sulla vicenda ospedali Covid.
“Dai documenti allegati si evince il ruolo assolutamente illegittimo del consigliere Luca Cascone che risulta essere il riferimento principale delle ditte interessate agli appalti legati alla emergenza sanitaria”, ha dichiarato l’On. Taglialatela.
“Una catena di comando caratterizzata da ombre ed illegittimità che parte da De Luca, passa per Cascone, consigliere regionale nonché uomo di fiducia del Presidente e Verdoliva (direttore generale della Asl Napoli1) ed arriva all’Amministratore Delegato di Soresa Corrado Cocurullo.
Un’oscura catena di comando che diventa la “Banda Covid” ha concluso Taglialatela in conferenza stampa.
Intanto l’indagine della Procura della Repubblica di Napoli subisce in queste ore una improvvisa accelerazione.
Da notizie di Agenzie stampa si apprende che sono stati effettuati numerosi sequestri di documenti nella sede della SORESA ma anche apparecchiature elettroniche, Computer, cellulari, tablet ed altro materiale di notevole interesse per le indagini in corso. Mentre sarebbe stato sequestrato anche lo smartphone del Direttore Generale della Asl 1 di Napoli, Ciro Verdoliva, evidentemente considerato dagli inquirenti un elemento operativo centrale di tutta l’operazione “Ospedali Covid”.
Notizie trapelate nelle ultimissime ore ci informano anche dell’interrogatorio presso una Caserma dei Carabinieri in città, dell’Amministratore Delegato di Soresa, l’Ente regionale che cura tutti gli acquisti ed i contratti per la sanità della regione Campania. L’impressione generale è che sia lecito attendersi ulteriori sviluppi in relazione ad una vicenda davvero clamorosa.
Vale la pena di ricordare che a quattro mesi ormai dalla incredibile scelta di sperperare 18 milioni di euro per tre ospedali prefabbricati Covid, non siano stati in grado di mettere in funzione un solo posto letto, quando con poche migliaia di Euro sarebbe stato possibile in 10 giorni riattivare, e per un numero superiore di posti, ben quattro ospedali dismessi negli ultimi anni. Senza parlare del nuovo Ospedale del Mare di Ponticelli, quello ove sono stati installati i moduli prefabbricati nei parcheggi prospicienti l’edificio centrale e dove risultano tutt’ora inutilizzati due interi piani di reparti di degenza mai entrati in funzione!
La Procura della Repubblica procede in relazione ai reati di abuso di potere, frode in pubbliche forniture, turbativa d’asta. Ma l’accelerazione di queste ore e forse la preoccupazione di inquinamento delle prove, lascia pensare che possa esserci dell’altro.
Campo Sud Quotidiano seguirà questa vicenda con la dovuta attenzione, informando i nostri lettori degli eventuali sviluppi.