Ormai non si contano più le defezioni della Linea 1 della Metropolitana cittadina. E si fa presto a dire: – “e’ la Metro dell’Arte”!!- Te ne fai poco delle opere d’arte se il trasporto dei passeggeri è l’ultima preoccupazione, l’ultima cosa a cui badano tanto il Comune di Napoli quanto l’Azienda che gestisce la linea ferrata urbana.
Un sabato di fuoco, proprio verso mezzogiorno, quello vissuto da una sessantina di malcapitati passeggeri di un convoglio della Linea 1, catapultati all’improvviso l’un su l’altro per una brusca frenata del macchinista. Preludio sconcertante di un improvviso guasto alla trazione del vagone di testa, che li avrebbe visti di lì a qualche minuto costretti ad evacuare il treno, uno dopo l’altro in fila indiana e percorrere circa 600 metri in galleria, a piedi e al buio (scarso e inefficiente anche il sistema di illuminazione di emergenza in galleria). Con la forte paura di essere anche investiti dal sopraggiungere di un altro convoglio in arrivo.
Un’ora di inferno e di terrore tra il caldo insopportabile ed asfissiante della galleria, senza dimenticare la giornata già caldissima in superficie e le mascherine anti covid sul volto dei “naufraghi delle rotaie”.
Una situazione paradossale, se non gravissima e al limite del sopportabile. Gli incidenti e i guasti degli impianti di quella Linea 1 sono ormai all’ordine del giorno. E denotano, quanto meno, un progressivo e inarrestabile cedimento strutturale degli impianti fissi e dei convogli, che appaiono irrimediabilmente usurati.Situazione questa davvero preoccupante che mette in luce una ancor più preoccupante sottovalutazione delle problematiche tecniche da parte dei vertici aziendali. La qual cosa suscita rabbia e indignazione e grida fortemente vendetta!
Stanno forse aspettando l’incidente più grave per darsi una smossa? Aspettano morti e feriti per intervenire in maniera decisa o almeno proporzionata alle attuali criticità della Metropolitana di Napoli?
Perché non compiere, in un sussulto di dignità, l’unico gesto gradito e comprensibile, rassegnando le dimissioni da un ruolo così delicato? Parliamo dei vertici aziendali e dai Dirigenti Tecnici responsabili del “Movimento” e di coloro che sono addetti alla Manutenzione e al corretto funzionamento dei convogli. Due settori incandescenti e strategici che richiederebbero professionalità di livello certamente superiori.
Cosa bisogna che accada ancora per vedere costoro uscire di scena insieme ad una Amministrazione Comunale intera, imbelle e strafottente? Sono gli interrogativi di tutti i napoletani e dei malcapitati nostri concittadini protagonisti dell’ultimo guasto
in ordine di tempo. Quelli dell’ultimo blocco della circolazione, dell’ennesima vergognosa interruzione del servizio del Metrò napoletano. Interruzione del servizio che ormai nessuno conta più!
Metropolitana di Napoli : il buco nero dei trasporti in città.
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