L’ex pretura di Napoli tra degrado, spacciatori e balordi: un capolavoro dell’incompetenza
Napoli ha tanti tesori, ma anche tanti monumenti all’incapacità amministrativa. Uno su tutti? L’ex pretura di Napoli, un tempo sede di giustizia, oggi terra di nessuno. Tra spacciatori, balordi e degrado assoluto, l’edificio rappresenta alla perfezione la gestione della città da parte di chi dovrebbe governarla: inesistente.
L’edificio, che avrebbe potuto essere riconvertito in uno spazio utile per la cittadinanza – un centro culturale, un polo giuridico, un archivio storico – è invece diventato un rifugio per criminali e disperati. Il Comune? Assente. La Regione? Non pervenuta. Nel frattempo, i cittadini subiscono le conseguenze di un’amministrazione che non ha alcuna strategia di recupero per i beni pubblici abbandonati.
Manfredi e De Luca, il duo delle meraviglie, sembrano più impegnati nelle loro guerre politiche e nelle loro comparsate mediatiche piuttosto che nella gestione del territorio. Mentre De Luca si diletta nei suoi monologhi e Manfredi si perde tra promesse e slogan, Napoli continua a sprofondare nel degrado.
Ma non preoccupiamoci troppo: sicuramente qualche assessore prima o poi ci dirà che serve “una strategia di lungo termine” o che “stanno lavorando a un progetto di riqualificazione”. Peccato che la città sia stufa di annunci e proclami. I cittadini vogliono soluzioni, non chiacchiere.
Napoli merita amministratori capaci, non custodi del degrado. E invece, ancora una volta, ci ritroviamo a commentare l’ennesimo scempio. Complimenti a tutti: un altro pezzo della città che cade a pezzi sotto gli occhi di chi avrebbe il dovere di salvarla.
