Il Napoli inciampa malamente al Sinigaglia e lascia sul campo tre punti pesanti, perdendo così la vetta della classifica. Un Como organizzato e spietato, guidato dal talento di Nico Paz e dall’energia inesauribile di Diao, piazza il colpo grosso contro gli uomini di Conte, che pagano a caro prezzo una prestazione sotto ritmo e con troppi errori individuali.
LA PARTITA
L’inizio è da incubo per gli azzurri: dopo appena sei minuti, Rrahmani decide di complicarsi la vita da solo con un autogol da non credere. Politano lo serve con una rimessa laterale apparentemente innocua, ma il kosovaro, senza guardare, appoggia verso Meret… solo che il pallone finisce diretto in porta. Un harakiri inspiegabile che fa esplodere il Sinigaglia.
Il Napoli però reagisce subito e al 17’ rimette in equilibrio la gara con la solita fame di Raspadori. Pressing alto, Kempf si addormenta, Giacomino gli soffia la palla e davanti a Butez è glaciale: 1-1 e tutto da rifare.
Da lì in poi, però, gli azzurri perdono mordente e lasciano il pallino del gioco ai lombardi. Prima Paz illumina, poi il Como cresce e nel secondo tempo ribalta completamente la partita. Al 65’ Butez salva miracolosamente su McTominay, ma dieci minuti dopo ecco la stoccata decisiva: Nico Paz si inventa un altro assist perfetto per Diao, che davanti a Meret non sbaglia e fa 2-1. Napoli al tappeto.
CONTE, COSÌ NON VA
Gli azzurri provano un assedio finale, ma senza lucidità. Politano si divora una chance colossale, Anguissa calcia molle, e il Como resiste senza troppi affanni. Fischio finale, festa biancoblù, notte fonda per il Napoli.
Per Conte è una sconfitta pesantissima, non solo per la classifica, ma per il modo in cui è arrivata: squadra lenta, spenta e poco cattiva, con Lukaku fuori partita e McTominay più falloso che incisivo. Un segnale preoccupante, tre punti in quattro partite e la sfida sabato prossimo al Maradona contro la neocapolista Inter.
E ora testa bassa e pedalare, perché la corsa non è ancora finita.
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