La Campania torna sotto i riflettori per l’ennesimo scandalo ambientale. Un impianto di recupero rifiuti a Grazzanise è stato sequestrato per gravi irregolarità, e il titolare è stato denunciato. Ancora una volta, emerge l’assenza di controlli da parte della Regione Campania, mentre il territorio continua a essere devastato dall’inquinamento e dal malaffare.
Dove sono le istituzioni? Mentre il governatore Vincenzo De Luca è impegnato a raccontare la sua versione della Campania “virtuosa”, il disastro ambientale prosegue senza sosta. La gestione dei rifiuti si conferma una zona grigia, dove le aziende operano senza un adeguato monitoraggio e con controlli sporadici, se non inesistenti.
Secondo gli inquirenti, l’impianto sequestrato operava in violazione delle normative ambientali, mettendo a rischio la salute dei cittadini e la sicurezza del territorio. Tuttavia, nessuna azione preventiva è stata messa in campo dalla Regione per bloccare in tempo questa ennesima bomba ecologica.
Ci vogliono immediate risposte da parte della giunta regionale e un serio piano di monitoraggio per evitare che la Campania continui a essere una terra di veleni, in mano a speculatori senza scrupoli.