mercoledì, Gennaio 22, 2025
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BAGNOLI: PIÙ AVVOCATI CHE INGEGNERI NELLA BONIFICA

La riqualificazione dell’area ex industriale di Bagnoli, a Napoli, continua a essere al centro di vicende giudiziarie e amministrative. Recentemente, la Procura Generale ha presentato ricorso in Cassazione contro le assoluzioni emesse nell’ottobre 2024 dalla Corte d’Appello di Napoli, che avevano scagionato gli ex amministratori e tecnici di Bagnoli Futura dalle accuse di disastro colposo legato alla bonifica dell’area. 

Il sostituto procuratore generale Stefania Buda, già titolare del fascicolo durante le indagini iniziali, ha firmato un ricorso di oltre quaranta pagine, contestando la sentenza di assoluzione per “travisamento probatorio, illogicità e contraddittorietà nella motivazione”. Gli inquirenti ritengono che siano state disattese le indicazioni della Cassazione, che aveva richiesto di chiarire meglio l’impatto ambientale della riqualificazione e il rapporto tra bonifica e inquinamento. 

Nonostante gli ingenti finanziamenti stanziati per la bonifica e la rigenerazione urbana di Bagnoli, la Corte dei Conti ha evidenziato che, tra il 2015 e il 2018, sono state realizzate principalmente attività di studio e di caratterizzazione, senza avviare interventi concreti di bonifica. 

La situazione di Bagnoli evidenzia come le questioni legali abbiano spesso prevalso sugli interventi tecnici necessari per la bonifica dell’area. La speranza è che, superate le vicende giudiziarie, si possa finalmente procedere con le operazioni di risanamento e riqualificazione, restituendo alla comunità un territorio bonificato e valorizzato.

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