giovedì, Ottobre 17, 2024
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AL G7 IN ITALIA LA PRIMA VOLTA DI UN PONTEFICE.

Sono ormai trascorsi diversi giorni dalla chiusura dei lavori del G7 in Puglia. Ancora si discute sugli esiti politici di questo vertice internazionale dei Capi di Stato delle nazioni più industrializzate del mondo, allargate dalla seconda giornata ad altrettanti importanti Capi di Stato di Paesi non rientranti nel G7 ( Argentina, Giordania, Brasile, India, Turchia, Emirati Arabi, e i vertici politici dell’U.E.).

Ma tra questi Capi di Stato, sicuramente ha brillato la presenza di Papa Francesco, primo Pontefice della storia della Chiesa proveniente dal continente americano. Jorge Mario Bergoglio, argentino di nascita ma discendente da una famiglia di emigranti italiani del Piemonte, ha accettato di buon grado l’invito della Premier Meloni, Presidente di turno del G7, ad essere presente a questo importantissimo meeting tra i cosiddetti “grandi della terra” per elevare il suo appello alla pace nel mondo e alla immediata fine delle ostilità in Palestina e in Ucraina ove gli effetti devastanti della guerra investono drammaticamente i civili, con anziani e bambini innocenti. La presenza del Papa é stato un evento davvero unico e fortemente significativo. Oltre che molto emozionante, anche in considerazione delle precarie condizioni di salute del Pontefice che, tuttavia ha risposto in maniera entusiastica all’invito della Meloni, costituendo la sua presenza un monito forte ed autorevole per impegnare i Capi di Stato ad adoperarsi per la Pace nel mondo.

Molto apprezzata l’iniziativa italiana di coinvolgere in un così importante appuntamento internazionale, quella personalità che maggiormente si sta adoperando per il cessate il fuoco in Palestina e sul suolo ucraino in seguito alla invasione armata della Federazione Russa. Ad ogni buon conto, possiamo affermare, che al di la delle questioni assolutamente importanti trattate dai “grandi” del G7 che vanno dagli accordi contro i trafficanti di vite umane nei mari dell’immigrazione, al Piano Mattei, entrato con forza nell’agenda dei big del mondo, per aiuti concreti del G7 ai paesi africani per lo sviluppo dei sistemi produttivi, dell’agricoltura e quant’altro necessario alla piena autonomia dei popoli del sud del mondo; agli aiuti e ai finanziamenti per l’Ucraina; al contenimento degli effetti dell’intelligenza artificiale e i sistemi di contenimento necessari per un uso pacifico, utile e non invasivo per l’uomo, ad una consapevolezza più forte sulle questioni del contenimento dei flussi di immigrazione verso i paesi dell’occidente, oltre questi argomenti centrali, dicevamo, la presenza di Papa Francesco fra i grandi del mondo costituisce l’intuizione più forte e la iniziativa meglio riuscita di tutto il contesto del G7 pugliese. Una felice intuizione e un merito indiscutibile che rimarrà elemento storico da ricordare a lungo.

 

 

 

 

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