Il conflitto in Ucraina continua malgrado il silenzio dei media.
Ora tutti gli sguardi sono tutti rivolti alla Palestina, alla striscia di Gaza, alle
operazioni militari di Hamas e di Israele.
Zelensky, un tempo onnipresente sui giornali e sulle televisioni di tutto il mondo,
non compare più.
Ma la guerra continua con il suo carico di distruzioni e di morti.
Giovani ucraini e giovani russi continuano a morire senza soluzione di continuità.
Eppure, forse, proprio il silenzio dei media, distratti dal conflitto in altra parte del
globo, potrebbe servire per giungere ad un cessate il fuoco.
Sembra opportuno e necessario che qualcuno dei cosiddetti grandi si prenda la briga
di avviare un tavolo di negoziazione. E come ogni negoziato non bisogna attendersi
che ci sia un netto vincitore ed un altro netto sconfitto. Occorre che ognuna delle
due parti in causa faccia delle concessioni. E le concessioni le faccia anche la NATO
che, con la sua politica di ampliamento, continua ad irritare l’orso russo.
Non bisognerebbe mai dimenticare che la funzione della NATO era di opposizione al
patto di Varsavia, ma ora che il Patto avversario non esiste più, sarebbe opportuna
una limitazione nella continua operazione di ampliamento.
La guerra in Ucraina deve esser fermata.
E bene ha fatto il neonato movimento fondato da Gianni Alemanno, con il nostro
Marcello Taglialatela ai vertici, avere come slogan “FERMIAMO LA GUERRA”.
E’ una posizione saggia e decisamente coraggiosa.
Il convegno che il movimento di Alemanno e Taglialatela che si sta tenendo proprio
in queste ore a Roma serve anche a risvegliare l’opinione pubblica.
Il martirio del popolo ucraino, come l’ecatombe di tanti giovani dell’una e dell’altra
parte deve finire.
Speriamo che la bella iniziativa di Gianni Alemanno e del suo nuovo movimento
riesca a scuotere le coscienze.
IL CONFLITTO DIMENTICATO e intanto continuano le morti innocenti e le devastazioni in Ucraina!
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