Sono ormai due anni che il professor Gaetano Manfredi siede sulla poltrona di
sindaco di Napoli.
E’ ovvio che il giudizio che noi diamo alla sua gestione amministrativa è
completamente diverso da quello che lui stesso si attribuisce.
Manfredi dichiara, con la sua aria da professore, di meritare ampiamente la
sufficienza.
Gli domandiamo allora dove appoggi questa valutazione, in quale settore abbia dato
slancio e sviluppo, quali opere abbia portato a termine.
Forse si riferisce all’aumento di turisti in città. Ma quell’aumento deriva da fattori
che nulla hanno a che fare con la gestione amministrativa del professore di Nola.
Vogliamo fare un elenco, necessariamente ridotto per motivi di spazio?
Allora cominciamo con la metropolitana i cui orari e i cui tempi di attesa sono di
gran lunga superiori a quelli di un vecchio accelerato
E dalla metro passiamo alla Linea 6, quella che doveva entrare in funzione da tempo
e che non riesce a partire perché si è scoperto che le ruote dei treni appena
comprati non sono idonee.
Aggiungiamo un servizio di trasporto su gomma da terzo, anzi da quarto mondo, con
orari che esistono solo sulla carta.
Ma gli aspetti peggiori si vedono sulle strade. Cumuli di spazzatura fanno bella
mostra in ogni angolo. Eppure l’amministrazione aveva menato gran vanto per
l’assunzione di alcune centinaia di nuovi dipendenti dell’ASIA, alcuni anche con
laurea. Dove sono? Evidentemente essendo tutti raccomandati sono imboscati in
qualche ufficio. Come imboscata è la maggioranza dei vigili che raramente si vedono
nelle strade dove impera il caos ed il parcheggio selvaggio in seconda e terza fila. Per
non parlare delle condizioni delle strade che fanno felici i veditori di pneumatici ed i
carrozzieri.
E’ di oggi la notizia che qualcosa si sta muovendo per la funicolare di Chiaia, chiusa
proprio in concomitanza con la nomina di Manfredi. Ora dovrebbe essere pronta per
il 2024. Promesse? Certo. Promesse nelle quali ogni sindaco che abbia avuto ed
abbia a cuore questa martoriata città, diventa Maestro nel dimenticarsene.
In questo quadro necessariamente ridotto, come dicevamo prima, si inserisce anche
il fatto che spesso il consiglio comunale nel quale l’amministrazione dovrebbe avere
una maggioranza schiacciante, salta ripetutamente per mancanza del numero legale. Con ciò denotando un malessere latente nella maggioranza e nei gruppi che la compongono e sostengono politicamente nella massima assemblea cittadina.
E Manfredi? Nonostante la sua insipienza ed incapacità amministrativa pensa già di
candidarsi alle prossime regionali. Forse perché trova più facile confondersi in una Assemblea meno impegnativa e di fuggire, in tal modo, da responsabilità gravose di governo di una città indubbiamente complessa e per molti versi a lui sconosciuta.
Ma diciamoci la verità : siamo noi napoletani e campani i responsabili di queste situazioni. Se é vero, come é vero, che siamo proprio noi o un buon numero di noi residenti, che permettiamo l’elezione di personaggi scialbi e avulsi dalle realtà territoriali. Persone rispettabili, per carità, ma profondamente antitetiche rispetto al buon governo di una città o una regione.
Meditate gente. Meditate!