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82 ANNI E NON LI DIMOSTRA: LA MOSTRA TRIENNALE DELLE TERRE ITALIANE D’OLTREMARE FESTEGGIA IL SUO ANNIVERSARIO IL 9 MAGGIO.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la nota dell’Ufficio Stampa della Mostra d’Oltremare per la celebrazione dell’82 anniversario dell’inaugurazione della Mostra Triennale delle Terre Italiane d’Oltremare (oggi Mostra d’Oltremare), esprimendo la soddisfazione di Campo Sud per le iniziative e le attività in programmazione tendenti ad un effettivo e concreto rilancio dell’Ente fieristico cittadino.

La redazione di Campo Sud.

 

 

Inaugurata ufficialmente il 9 maggio 1940 come Mostra Triennale delle Terre Italiane d’Oltremare, nel 1948 fu trasformata in Ente Mostra d’Oltremare e del Lavoro Italiano nel Mondo. Dopo la ricostruzione post bellica fu riaperta l’8 giugno 1952 con la “Prima Mostra Triennale del Lavoro Italiano nel Mondo”. Nel 2001 l’Ente diviene Mostra d’Oltremare Spa, con un programma di riqualificazione e un progetto di sviluppo economico-aziendale che integra un polo fieristico di interesse internazionale con la valorizzazione del grande comprensorio arboreo di oltre 60 ettari per il tempo libero e lo sport, il parco archeologico e uno dei più importanti complessi architettonici del Razionalismo italiano. <<Siamo impegnati a costruire la Mostra del futuro – sottolinea Maria Caputo, consigliera delegata di Mostra d’Oltremare SpA, – in linea con le linee di sviluppo di Napoli e del Mezzogiorno. La messa a sistema di padiglioni espositivi, strutture congressuali, alberghiere e di ristorazione, aree e impianti per lo sport, lo spettacolo e il tempo libero, supportati da servizi innovativi, ci consente di poter presentare un’offerta all’avanguardia sui mercati fieristici e congressuali italiani e internazionali>>. Ad intervenire è anche Remo Minopoli, presidente di Mostra d’Oltremare SpA: <<Stiamo attivando importanti sinergie associative e istituzionali per consolidare il ruolo del nostro quartiere fieristico anche come importante attrattore culturale per Napoli e la Campania, un’area polifunzionale dove aggregare diverse funzioni, da quella fieristica-congressuale, allo spettacolo e al tempo libero. Aver ospitato eventi di grande rilevanza testimonia l’importante ruolo della Mostra e l’adeguatezza di strutture e servizi per la crescita economica e sociale del Mezzogiorno>>. La Mostra d’Oltremare è stata al centro di importanti studi sulla sua storia e l’architettura che la caratterizza, in particolare sul Razionalismo italiano. <<Tra le numerose ricerche e libri – dice Francesco Bellofatto, responsabile della comunicazione della Mostra, – mi piace ricordare quelli, tra gli altri, di Lucarelli, Castagnaro, De Fusco e Belfiore, fino al recente numero monografico della rivista “Meridione-Sud e Nord del Mondo” a cura di Guido D’Agostino e Giulia Buffardi. Nel testo pubblicato anche un’intervista del giornalista Marco Altore all’architetto Gerardo Mazziotti, che da ragazzo nel 1940 prese parte alla giornata inaugurale e poi nel 1952 contribuì alla sua riapertura curando la riprogettazione del Padiglione del Nord America. L’intervista è stata realizzata dal collega Altore nell’ambito della stesura della sua tesi di laurea magistrale in Studi Internazionali “La regina del Mediterraneo. Napoli e la Mostra d’Oltremare”, relatore il docente Luigi Mascilli Migliorini, discussa con lode nel 2017 presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”>>. Durante la forte emergenza sanitaria la Mostra, che al tempo della sua costruzione era il complesso espositivo più importante d’Europa, ha avuto un ruolo importante ospitando l’hub vaccinale dell’Asl Napoli 1 Centro e negli ultimi mesi sta ritornando alla sua funzione dando i suoi spazi a eventi come la Borsa Mediterranea del Turismo, Nauticsud, EnergyMed, Comicon e SiFerr.

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