Questa mi mancava. Questa davvero non la si può proprio sentire. È passato poco più di un mese dalla “operazione speciale “. 35 giorni di guerra cruenta in Ucraina. E nelle Tv se ne sentono di tutti i colori. Ma quella follìa di associare Putin al fascismo, bhe’ proprio é veramente troppo!! Eppure non ci sono elezioni in vista. Tali da “giustificare” l’ennesimo ritornello del pericolo fascista. Di solito queste cose quì i sinistri le tirano fuori quando siamo in odore di urne, ma chi può dirlo, magari si portano avanti, la speranza é sempre l’ultima a morire. Vuoi vedere che da una tragedia può uscirne un qualcosa di buono? E che si ritorni davvero a votare per le elezioni politiche in Italia?
Mandare a casa i “poltronisti”. Mandare a casa una élite di privilegiati a cui nessuna volontà popolare ha dato mandato di governare il paese, soprattutto in quella forma raccogliticcia e contraddittoria. E nonostante tutto e in barba alla maggioranza del popolo italiano, costoro raccolgono la maggioranza parlamentare. Un carrozzone sempre più litigioso, ma pur sempre e più fortemente incollato alla poltrona! Ma questa è un’altra storia.
Dicevamo del “Camerata” Putin, ah sì, i media tutti: dalle Tv alle radio ai giornali ai social, il mainstream in toto, devoti al dio denaro a stelle e strisce, ha deciso che la Russia è cattiva e si sa che quando in questa Itaglia della globalizzazione si discute di qualcosa di negativo, si deve per forza trovare il capro espiatorio e cioè il nero, brutto e fassista.
É una moda, é un qualcosa che nel nostro Paese fa figo, dai centri sociali ai cantanti del primo maggio a finire nei salotti democratici dell’intellighenzia e della cultura con la Q maiuscola. Fanno a gara a chi ostenta il proprio essere anti, a chi la spara più grossa. A chi odia di più!
E’ impossibile “navigare” con il telecomando tra le trasmissioni televisive. Tra una rete e l’altra si assiste alla “saga della qualunque”, giornalisti e/o politici-sofà che un tempo osannavano le politiche dello Zar, oggi lo definiscono un abominevole fassista. Pericolosa minaccia per l’Occidente democratico e liberale.
Ma poi il “Nero” Putin dice che vuole denazificare l’Ucraina, anche se in Tv alcuni ci dicono che combatte il fassismo, mentre altri ancora dicono che Lui é un fassista. Ma nello stesso tempo i partigianni itagliani, non allineati con gli americani e sempre un pò nostalgici dell’antifascismo, simpatizzano e supportano lo Zar denazificatore perché comunista di ferro. Ciò nonostante le accuse ripetute di essere un feroce fassista … ma altri ancora gridano a squarciagola che é tutto sbagliato perché i nazisti e fascisti stanno dalla parte degli Ucraini e che combattono con loro … … … che al mercato mio padre comprò … …!!
Io non ci sto a capì più niente, ma non solo per la fiera dell’est. Non ci sto a capì più niente perché sono gli stessi che dicono che sono pro Ucraina anche se il battaglione Azov é di matrice fascista, sebbene abbia dei chiari riferimenti nazisti … ma tanto é lo stesso mica c’è differenza, l’importante é essere anti fassista. Quando qualcosa non va, non sanno cosa dire o quali “pesci prendere”, oppure anche quando piove, la sinistra italiana trova subito il rimedio : la responsabilità di quanto accade è sempre e solo dei fassisti. O dei nazisti, se volete! Basta imbrogliare le carte, dare voce ai soliti giornali di regime e un po’ di televisioni compiacenti e … … inizia la mistificazione, l’alterazione della verità, il falso costruito a tavolino!
Tuttavia una cosa mi vien da chiedere: ma i “sinistri nostrani” sono talmente repressi che proprio non riescono a parlare di politica senza rievocare lo “spettro” del fascismo? E’ vero, per carità, che questa gente grazie alla paura urlata del fascismo riesce a portare a casa le più insperate vittorie elettorali. La qual cosa li sprona a rinnovare e sventolare ad orologeria questo spettro sinistro in ogni occasione necessaria.
Ma questa guerra tra Russi ed Ucraini cosa c’entra con il Nazi- Fascismo sconfitti nel 1945 da quelle forze armate alleate tra le quali vi era anche l’Armata Rossa Sovietica? E Putin cosa ci azzecca col fascismo? Proprio lui che ha una lunga esperienza di invasioni sanguinarie maturate in Europa e in mezzo mondo? E che non ha certo nulla più da imparare in questa materia, al pari degli odiati “nemici” americani.
E allora, cerchiamo di essere seri: Questa guerra é una tragedia terribile. E nasce dalla bramosia di conquiste territoriali di un dittatore, mai sazio, che aspettava solo il pretesto servito su un piatto d’argento della possibilità dell’adesione nella Nato dell’Ucraina. E dall’altra parte c’é un attore, anzi un comico (come anche da noi ce ne sta qualcuno … …) che crede che una guerra contro una grande potenza sia come recitare su un palcoscenico di un teatro. E si innamora del ruolo di Davide contro Golia. Mentre gli americani, principali e non troppo nascosti istigatori di questo conflitto, sono appollaiati come avvoltoi sugli alberi di Kiev o di Leopoli ad assistere alla tragedia teatrale (e non soltanto).
Si può lasciare il futuro dell’Europa nelle mani di costoro? E allora bisogna cercare il modo più efficace e tempestivo per fermarla questa guerra assurda e fratricida.
Non serve a nessuno, in questa fase, cercare il cattivo ad ogni costo e appiccicargli patenti ideologiche fuorvianti o mistificare fatti e circostanze.
Occorre piuttosto una Europa più forte e autorevole che sappia farsi rispettare nel mondo intero. E che trovi l’autorevolezza necessaria per imporre una pace durevole in questo lembo di vecchio continente. Una Europa equidistante dal velleitarismo e dal nuovo imperialismo di Russia e Stati Uniti. Una Europa che sappia difendere la libertà, la sicurezza e il benessere dei suoi popoli senza il ricorso alla protezione interessata di questi o di quelli.
Sapremo costruire insieme una Europa con queste caratteristiche di autorevolezza e autonomia politica e militare (e da subito, anche energetica) ?
Noi ci crediamo e lavoriamo per questa opzione salvifica ed esaltante!
Fascismo e Nazismo affidiamoli al giudizio della storia. A distanza di 75 anni dalla fine della guerra mi sembrerebbe oltremodo opportuno.